Made in Italy +17% a Singapore: Confindustria presenta il report “Esportare la Dolce Vita”
“Singapore, strategico hub del Sud-Est asiatico e mercato principale per potenziale nella regione ASEAN, rappresenta un partner fondamentale per l’Italia. L’80% dell’interscambio commerciale è dato dalle nostre esportazioni, che hanno raggiunto quasi 3 miliardi di euro (+17% nel 2023), dimostrando il forte apprezzamento delle produzioni italiane. Esistono ancora ampie opportunità per aumentare le quote di mercato del Made in Italy, con un potenziale di crescita per il settore BBF (Bello e Ben Fatto) stimato intorno a 1 miliardo di euro. Guardiamo con ottimismo al rafforzamento delle relazioni bilaterali, sostenute dall’accordo di libero scambio con l’UE, per promuovere uno sviluppo economico aperto e inclusivo”, ha affermato Barbara Cimmino, Vicepresidente per l’Export e l’Attrazione degli Investimenti di Confindustria.
Il report analizza due temi centrali: le opportunità nei Paesi ASEAN e l’importanza crescente della sostenibilità aziendale.
L’Asia non si limita alla Cina; anche i Paesi ASEAN presentano un potenziale rilevante, con Singapore in prima posizione. L’export italiano verso questa regione è di 9,6 miliardi di euro, di cui 2,1 miliardi nel BBF, che rappresentano il 21,6% del totale. Singapore, tra i Paesi ASEAN, è il partner di maggior rilievo per l’Italia, con esportazioni che ammontano a 2,8 miliardi di euro, di cui 750 milioni legati al BBF, equivalenti al 36,2% delle esportazioni italiane verso Singapore.
Il secondo tema chiave è la sostenibilità, che assume un ruolo cruciale per stimolare il potenziale di crescita. L’integrazione della sostenibilità nelle strategie aziendali rappresenta una nuova frontiera per fare impresa, valorizzando l’impatto positivo delle scelte aziendali sull’ambiente. La crescente sensibilità dei consumatori verso la sostenibilità è ormai determinante: per guadagnare nuove quote di mercato e fidelizzare i clienti, non si può più ignorare il livello di sostenibilità dei prodotti.
I prodotti BBF – nei settori alimentare, moda e arredamento – sono l’emblema del Made in Italy, apprezzati per design, qualità e attenzione ai dettagli. Grazie alla capacità di comunicare l’italianità, questi beni ottengono un prezzo premium di almeno il 20% rispetto ai concorrenti.
Il BBF non solo è una componente significativa dell’export italiano, ma rafforza anche l’immagine dell’Italia nel mondo, unendo valore economico e immateriale. L’Italia è seconda solo alla Cina per varietà di prodotti esportati in questo settore, coprendo il 99% dei beni scambiati a livello globale. Lo studio evidenzia che per sfruttare appieno il potenziale di crescita, è importante puntare su sostenibilità, canali digitali, relazioni internazionali e una maggiore riconoscibilità del Made in Italy.
Per maggiori informazioni: http://bit.ly/3UmWMZh